Commedianti

Andreotti, Berlusconi e la mafia

Autore: Giampaolo Grassi
Collana: Saggi
Anno: 2018
Pagine: 122
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Sui rapporti fra Stato e mafia è stato detto e scritto tutto e il contrario di tutto. Che sono avvolti da una coltre di mistero. Ma anche che le indagini e i processi vanno avanti da troppo tempo. Che i governi di Andreotti e Berlusconi erano condizionati dalla mafia. Ma anche che la lotta alla mafia ha ottenuto risultati determinanti. Che Andreotti e Berlusconi sono stati mafiosi. Ma anche che i giudici li hanno scagionati. Che la mafia riesce a pilotare il voto in Sicilia. Ma anche che certi sindaci e governatori dell’isola sono espressione dell’antimafia. Che nel 1994 la Seconda Repubblica è nata grazie a un patto fra Stato e mafia. Ma anche che l’arresto di Riina, nel 1993, ha segnato l’inizio della parabola discendente della mafia.

E allora, forse è utile riannodare un po’ le fila del discorso. Per orientarsi meglio in questo ginepraio, il giornalista Giampaolo Grassi ha utilizzato i punti cardinali individuati dalla magistratura. Ha riletto e analizzato gli atti, usando come mappa le sentenze dei processi Andreotti e Dell’Utri, i decreti dei giudici per le indagini preliminari di Firenze e Caltanissetta sulle inchieste a carico di Dell’Utri e Berlusconi, le memorie, le richieste e le requisitorie dei Pubblici Ministeri. Il resoconto arriva fino al 20 aprile 2018, dopo cinque anni e mezzo di processo, per minaccia a corpo politico dello Stato sono stati condannati a 12 anni gli ex vertici dei carabinieri del Ros Mario Mori e Antonio Subranni, il boss Antonino Cinà e l’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri; a 8 anni l’ex ufficiale del Ros Giuseppe De Donno; a 28 anni il capomafia Leoluca Bagarella. Massimo Ciancimino è stato condannato a 8 anni per calunnia. Gli unici usciti indenni sono stati l’ex ministro degli Interni Nicola Mancino, grazie all’assoluzione dall’accusa di falsa testimonianza, e il pentito Giovanni Brusca, per prescrizione dei reati.

COD: (ISBN) 978-88-99647-82-7

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Questo saggio tiene conto anche dei libri già usciti sul tema ma, volutamente, non si basa su di essi. Alla radice di questa ricostruzione ci sono esclusivamente i documenti giudiziari. Le citazioni, quindi, si riferiscono solo a sentenze, atti di indagine, memorie e quant’altro. Uniche eccezioni sono interviste o libri in cui i protagonisti hanno raccontato in prima persona la loro esperienza.

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Autore

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Giampaolo Grassi

Bio

Giampaolo Grassi è nato a Ponsacco nel 1973. Giornalista dell’Ansa. Per dieci anni ha seguito la cronaca giudiziaria a Firenze, dove sono in corso le indagini sui concorrenti esterni a Cosa nostra nelle stragi del 1993-1994. Dal 2016 si occupa di economia e finanza, a Milano. Nel 2005, insieme al giornalista parlamentare Fausto Pettinelli, ha scritto Lando Ferretti il giornalista di Mussolini, edito da Bandecchi e Vivaldi. Nel 2015 ha pubblicato Processo alla Trattativa. Stato-mafia: tre procure, tre verità, Pagliai editore.