Immaginari dell’Antropocene

Usi scientifici e diffusione culturale del concetto di epoca umana

Autore: Alessio Giacometti
Collana: Ricerche Scienze Sociologiche – Università di Padova
Anno: 2023
Pagine: 148
Prezzo: 18,00 €
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Nel 2000 il chimico dell’atmosfera Paul J. Crutzen e il limnologo Eugene Stoermer proposero l’intoduzione di una nuova era geologica: l’Antropocene.
Ben presto divenne uno dei concetti più fortunati della storia scientifica, ma i suoi ideatori non avrebbero mai potuto immaginare il grande dibattito che ne sarebbe nato in seguito…

Per Antropocene si intende l’epoca geologica durante la quale l’attività umana ha acquisito un’influenza soverchiante sul clima e l’ambiente. Gli esseri umani sono diventati una “forza della natura” capaci di esercitare un impatto così profondo sulla Terra da averne lasciato traccia permanente nelle rocce, dove l’intera storia del pianeta è scritta strato dopo strato.
Negli ultimi anni, il termine ha valicato i confini accademici per influenzare anche il panorama culturale e diventare punto di incontro tra filosofi della scienza, storici del clima, sociologi dell’ambiente, artisti e attivisti. Tanto che si distingue tra Antropocene come concetto scientifico esoterico discusso da geologi e stratigrafi, e antropocene, come nozione esoterica utilizzata per designare un cambiamento radicale nella storia umana nel rapporto tra società ed ambiente.

Come è stato possibile che un termine specialistico abbia raggiunto un successo così repentino e imprevedibile? Al di là della sua connotazione originaria, cosa significa oggi il concetto di Antropocene per gli scienziati e i non specialisti che lo utilizzano? È ancora riscontrabile una “dominanza geologica” nel significato del termine oppure la sua cornice semantica si è via via espansa e forse distorta?

Prendendo l’Antropocene e la sua carriera come casi studio peculiari, Alessio Giacometti, prova a offrire una rappresentazione più realistica della traiettoria di diffusione scientifica e culturale del concetto e a fornire teorie di medio raggio su come i concetti scientifici vengono socialmente assimilati, distorti, e talvolta utilizzati con il fine di evocare specifici immaginari del futuro.

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Dalla quarta di copertina:

Sebbene rimanga ancora dibattuto e da ufficializzare, quello di Antropocene è uno dei concetti più fortunati della storia scientifica recente: in vent’anni di circolazione
è riuscito a espandersi ben al di là delle scienze della Terra in cui e per cui è nato, comparendo in una miriade di contesti culturali non specialistici, per non dire “pop”.
Mentre gli esperti dell’Anthropocene Working Group discutono da tempo il suo ingresso nella scala dei tempi geologici per designare l’inizio di una nuova epoca,
successiva all’attuale Olocene e caratterizzata dall’impatto umano sul pianeta, il termine Antropocene ha saputo valicare i confini accademici e diventare terreno di
incontro tra filosofi della scienza, storici del clima, sociologi dell’ambiente, artisti e attivisti.
Dagli usi che questi ne hanno fatto negli ambiti più disparati è scaturito un dibattito mai così ricco sullo stato dell’ambiente e del clima, oltre che sul rapporto tra natura e cultura. Un dibattito che unisce ormai il passato geologico della Terra alle sue sorti climatiche future, passando per i diversi immaginari con cui nel presente diamo senso alla crisi ecologica in corso e alle soluzioni proposte per fronteggiarla.

Autore

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Alessio Giacometti
Bio

Alessio Giacometti è dottorando in “Scienze sociali: Interazioni, Comunicazione e Costruzioni Culturali” all’Università degli Studi di Padova, dove fa parte dell’unità di ricerca Pa.S.T.I.S (Padova Science, Technology and Innovation Studies). I suoi maggiori interessi di ricerca riguardano i Science & Technology Studies (STS), la sociologia dell’ambiente e l’ecologia politica. Si occupa anche di comunicazione della scienza e nature writing, ed è coautore della collettanea Contro-nature. Teorie e pratiche di ecologia politica (DeriveApprodi, 2022). Collaboratore di numerose riviste culturali, suoi articoli sono stati pubblicati, tra gli altri, su Il Tascabile, Singola, NOT, RADAR Magazine, Dude Mag e Zanichelli – Aula di Scienze.
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