Dini Perolo
Autore: Claudio Pagetto (a cura di)
Collana: PagettoArte
Anno: 2018
La Galleria PagettoArte di Novi Ligure, proseguendo lo stimolante percorso intrapreso negli ultimi anni volto alla presentazione di opere degli artisti protagonisti della storia della pittura del territorio, mette in mostra dal 24 novembre al 5 dicembre 2018 una nutrita selezione di lavori del pittore Edoardo Pasquale Perolo detto Dini (Novi 1867 – Verona 1922) . La mostra è in collaborazione con l’Associazione Novinterzapagina e patrocinata dal Comune di Novi.
Il catalogo d’arte intende fornire al visitatore le informazioni essenziali sulla tecnica, la personalità, la collocazione storica dell’artista celebrato, perché ne siano più facili la comprensione e l’apprezzamento.
La monografia Dini Perolo, a cura di Claudio Pagetto, pone in piena luce la personalità dell’artista e fornisce un’analisi esaustiva della biografia esistenziale e del repertorio di uno fra i più rappresentativi esponenti della cultura pittorica novese. I contributi critici, bibliografici, storici e le illustrazioni del catalogo evidenziano la traccia visibile dello sviluppo sincronico e diacronico dell’opera del Dini, in grado di impaginare con originalità, anche nei momenti meno ispirati, la sua visione del mondo e consentono di percepirne la geniale esuberanza in un complicato rincorrersi di elementi realisti; citazioni colte della pittura en plein air; memorie ironiche e affettuose, partecipi e disincantate, della sua terra. Il tutto modulato su stilemi, tecniche, motivi di ispirazione, singolarmente eterogenei, dai collaudati schemi iconografici di alcuni ritratti alla vibrante espressività della temperie impressionista; dall’ironia dei bozzetti al frastornante colorismo di quella “pittura del presente” che ne segna la personalissima cifra d’arte.
Il catalogo raccoglie un’antologia delle opere di Perolo, schizzi, vignette e bozzetti preparatori, un’antologia della critica, fotografie personali del pittore, le collezioni private, cenni biografici e storici sulla Novi tra ‘800 e ‘900, la descrizione delle precedenti mostre a lui dedicate.
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Dini Perolo
Molti degli studi monografici sul Dini riportano l’epitaffio funebre, a lui dedicato, che compare nel famedio del Cimitero novese inciso su una stele di marmo bianco sopra la quale campeggia il ritratto scultoreo in gesso realizzato da Ernesto Bobbià. Lo scritto di Angelo Daglio (ne è lui infatti l’autore) rappresenta l’attestazione, sintetica quanto profonda, del legame tra Novi e il Dini: non un atto dovuto, non semplici parole di circostanza a ricordo di un cittadino illustre, bensì affettuose espressioni da cui traspaiono sinceri sentimenti di stima e di rimpianto.
Daglio dà l’impressione di sentirsi investito del compito di parlare non solo come amico, ma anche e soprattutto come concittadino. Egli infatti enuncia il doloroso distacco e al tempo stesso esprime velatamente il rammarico per un rapporto non sufficientemente coltivato o addirittura colpevolmente trascurato.
Non possiamo non riproporlo:
Lontano dal mondo ufficiale dell’arte, non cercò fama o fortuna, nella sua vita randagia e senza pace, nella sua opera geniale ma frammentaria inseguì nella luce un alto lontano ideale, cadde anzi sera prima che i tempi mutati gli rendessero più agevole il raccogliersi per lo sforzo supremo.
(Dal paragrafo «Dini cittadino di Novi», pag. 79)
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Autore
Autore | Claudio Pagetto |
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