Pietro Casarini
Autore: Claudio Pagetto (a cura di)
Collana: PagettoArte
Anno: 2019
Pagine: 168
Pietro Casarini è il catalogo della mostra Non importa la notte allestita dall’artista contemporaneo novese Pietro Casarini . La Galleria PagettoArte di Novi Ligure ha deciso di intraprendere uno stimolante percorso volto alla presentazione di opere di artisti del panorama moderno, mettendo in mostra una selezione delle installazioni dell’artista dal 9 al 25 novembre 2019. La mostra è in collaborazione con l’Associazione Novinterzapagina.
Il catalogo d’arte intende fornire al visitatore le informazioni essenziali sulla tecnica, la personalità e la visione dell’artista celebrato, perché ne siano più facili la comprensione e l’apprezzamento.
I vari contributi presenti nel catalogo aiutano a capire e a comprendere la personalità dell’artista, fornendo un’analisi biografica esaustiva che spiega come la vita di Casarini sia fortemente legata allo sviluppo della sua visione artistica. Sono presenti alcune note critiche sui suoi lavori, mentre le illustrazioni del catalogo evidenziano come l’arte scultorea, per Casarini, necessiti di una forte connotazione materica. Sono proprio i materiali usati dall’artista a comporre l’opera, in un intreccio continuo tra ciò che vuole trasmettere e ciò che visivamente appare all’osservatore.
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Il catalogo raccoglie varie installazioni e opere di Casarini, fornendo un viaggio a 360 gradi nella sua visione dell’arte moderna.
Pietro Casarini è nato a Molgheto nel 1944, si trasferisce a Novi Ligure all’inizio degli anni ’60. Lavora in diverse fabbriche della zona. Sposato con Doretta Gandini da cui ha avuto due figlie, divorzia nel 1998. Artista poliedrico, fin dagli anni ’70 svolge un’attività intensa che si concretizza nella partecipazione a numerosissime mostre collettive e personali. Dal 1998 convive con Franca Cultrera (oggi sua moglie) con cui dà vita ad un sodalizio artistico, creando un AtelierLaboratorio in Via Monte di Pietà 42 a Novi Ligure.
Errata Corrige: Nel contributo di Elena Carrea a pagina 90, la vittoria per Casarini del premio Pavese nella sezione scultura è datata 2015. Il dato è da correggersi nella data corretta, ovvero il 2005.
Autore
Autore | Claudio Pagetto |
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