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«Io spero nel cambiamento, nel futuro» F. Guccini

Francesca Guccini, educatrice, è autrice insieme a Federica Verrillo del volume per bambini Uno, nessuno, cento Dei. Tu chi sei? (illustrazioni di Giulia Guerra) sulle religioni del mondo, in uscita a maggio.

Abbiamo chiesto a Francesca di partecipare con noi alla raccolta di idee sul nostro tempo e sul futuro promossa dal Salone Internazionale del Libro di Torino, che ha elaborato cinque domande su queste tematiche.

Ecco le risposte di Francesca, insieme alla foto che ci ha regalato (realizzata da Roberta Giusti, fotografa).

  1. Chi voglio essere?
    Voglio essere una persona felice. Non darò definizioni, perché ciò che rende felice me, magari non lo fa per un altro. Vorrei coglierne ogni momento. Credo che ad essere in continua costruzione sia il rapporto tra essere-conoscere-diventare se stessi; è complicato: in alcuni momenti sono dimensioni lontane, in altri sono la stessa entità. Si può anche scegliere di affrontare l’essere, il conoscere e il diventare separatamente o nello stesso momento, per tutti e tre comunque sono necessarie capacità di ascolto, pazienza, autocritica e tenacia.
  2. Perché mi serve un nemico?
    Infatti, a me non serve un nemico. Non ne ho mai sentita l’esigenza, in verità.
  3. A chi appartiene il mondo?
    Il mondo appartiene al mondo. Noi siamo dei semplici inquilini maleducati ai quali ogni tanto viene presentato il conto. Purtroppo non sembriamo così preoccupati e, conoscendoci, quando arriverà il momento-limite di vivibilità, faremo gli stupiti, come sempre, senza sentirci minimamente responsabili. Ovviamente non mi piace questa drastica visione e spero di essere in errore.
  4. Dove mi portano spiritualità e scienza?
    Spiritualità e scienza mi portano verso una ricerca, che può essere interiore, razionale, mistica, tecnica, morale, culturale, empirica… e chi più ne ha più ne metta. Purtroppo questi motori ancestrali hanno dato vita a oppressioni e occlusioni mentali varie, in modo ossimorico. Quello che dovrebbe costruire, spesso distrugge.  Più che la promessa, direi la speranza di cambiamento nel futuro la ripongo ovviamente nel libro Uno, nessuno, cento Dei. Tu chi sei?, che ho scritto con Federica Verrillo, volume illustrato da Giulia Guerra, che presenteremo proprio al Salone del Libro di Torino. Spero possa contribuire alla condivisione e all’inclusione culturale, e dunque al cambiamento.
  5. Che cosa voglio dall’arte? Libertà o rivoluzione?
    Non voglio scegliere, voglio tutte e due. Come Libertas, dea romana, matrona rappresentante la libertà,  che tiene in una mano lo scettro del poter fare ciò che vuole e nell’altra il berretto frigio, simbolo di rivoluzione. E ai suoi piedi un gatto. La perfezione. Nell’arte trovo il piacere rivoluzionario dell’essere libera e la libertà di essere rivoluzionaria, a modo mio. Ogni volta in modo diverso, in direzioni per me inedite.