«Il futuro è vivere consapevolmente il presente» C.Ferrara
La foto a tema “futuro” e le risposte di Carlo Ferrara (fotografo)
alle cinque domande del Salone Internazionale del Libro di Torino 2018
Cinque domande sulla contemporaneità e sul tempo che ci aspetta, per provare a completare insieme lo slogan di questa trentunesima edizione del Salone: Un giorno, tutto questo…
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Chi voglio essere?
Da grande voglio essere… ecco, voglio essere. Voglio essere tutto ciò che mi rende felice. Voglio arricchire i miei ricordi di quando sono stato e mi sono conosciuto. Per diventare quello che sono. Ogni giorno così. Credo che l’ambizione di “essere” sia soggettiva in ognuno di noi. Io vorrei solo essere ricordato.
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Perché mi serve un nemico?
Penso che sia una questione ancestrale. Tendo a paragonare la razza umana ai lupi. Si riuniscono in branchi e tracciano un territorio. Se qualche altro branco tenta di entrare, per una carenza di cibo nel loro, si scatena una “guerra”. Solo i pochi sopravvissuti del branco perdente possono sperare di assere accettati dagli altri. La razza umana, come specie animale, non si sottrae a questo principio ancestrale. Vero, abbiamo un’intelligenza superiore a quella del lupo. Ma non è sufficiente a sopire l’istinto.
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A chi appartiene il mondo?
Il mondo è della natura, non dell’uomo. L’uomo è un’infinitesima parte della natura. L’uomo crede di modificarla, ma è la natura che si lascia modificare. Le conseguenze sono positive o negative dal punto di vista soggettivo della razza umana. Non necessariamente hanno la stessa valenza per altre razze e specie. Sicuramente la razza umana soffre di egocentrismo.
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Dove mi portano spiritualità e scienza?
Siamo così diversi dalle specie animali? Loro vivono senza religione e senza scienza. Così crediamo, perché né la scienza né la religione sanno dirci se gli animali credono o hanno le prove dell’esistenza di un Dio. È la nostra intelligenza che ci fa chiedere cosa c’è dopo la morte. Ne la scienza ne la religione hanno una risposta certa. Non possono averla.
Il futuro è smettere di farsi domande sul dopo, e vivere consapevolmente il presente.
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Che cosa voglio dall’arte: libertà o rivoluzione?
Voglio tutto. L’arte si adatta a entrambe. L’arte dà piacere a che la riceve e contemporaneamente ne risveglia i sentimenti.
Carlo Ferrara ha pubblicato con Edizioni Epoké due racconti fotografici:
- Sei giorni (2015, collana portfolio)
- Quattro brevi storie (2017, collana portfolio)