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“Relazioni più strette per ottenere fondi costanti”

Simona Biancu e Alberto Cuttica, i due autori di Partiti «Low Cost»? Dieci consigli per una politica più responsabile e trasparente, si occupano di consulenza per organizzazioni nonprofit, aziende, fondazioni ed istituzioni pubbliche su Fundraising, Peopleraising e comunicazione tramite Engagedin. In questa breve intervista ci presentano il loro libro, fornendo il loro punto di vista sulla situazione politica italiana in materia di costi e finanziamenti, un argomento che è sempre più discusso all’interno dell’agenda politica e non.

 

Potete dirci qualcosa di più su di voi e sul fundraising?

S: «Noi ci occupiamo da fundraising da diversi anni, seguiamo aziende e organizzazioni nella realizzazione di strategie legate alla sostenibilità delle cause sociali nel tempo. Un anno fa siamo stati coinvolti in un progetto di formazione sul fundraising nella politica con i giovani di un’azienda e questa esperienza ci ha permesso di capire quanto il tema sia stimolante e interessante da discutere, da affrontare. Questo aspetto si è presentato anche nella campagna di Obama, dimostrando che la materia che trattiamo non si limita alla raccolta fondi, ma riguarda anche il desiderio di partecipare, di esserci.»

Quanto influiscono effettivamente i costi della politica sul nostro Paese?
A: «I costi della politica incidono parecchio. Conviene specificare che noi ci occupiamo dei costi relativi all’attività politica in senso stretto, quindi rimborsi, ovviamente nel suo complesso la politica ha costi molto più elevati. Sono molti i rivoli dai quali i finanziamenti possono arrivare ai partiti e il vero cuore della questione è come vengono utilizzati, che è un argomento collaterale ma molto importante.»

Qual è la differenza principale tra la vecchia legge sui finanziamenti ai partiti e quella nuova?
A: «Diciamo che il sistema in vigore fino a poco tempo fa sui rimborsi elettorali non era molto funzionale dato che non si trattavano propriamente di rimborsi, ma di finanziamenti a seconda dei risultati delle elezioni. Per dare qualche cifra, alle politiche dell’anno scorso i due maggiori partiti, Pd e Pdl, hanno ottenuto rispettivamente 180 e 206 milioni di euro. La nuova norma che entrerà in vigore pienamente dal 2017, dopo una graduale diminuzione anno per anno, si stima che andranno a favore dei partiti ancora 230-40 milioni di euro. Quando la norma entrerà in vigore i finanziamenti pubblici saranno aboliti in toto».

Quanto contano le relazioni personali e i contatti umani nel fundraising?
S: «Sono fondamentali. Fundraising è sinonimo di relazioni personali, solo dopo si parla di fondi. Uno degli obbiettivi del fundraising è il cambio di mentalità, da quella legata all’una tantum, alla donazione sporadica con cui soddisfo un bisogno di breve periodo, a quella di una sostenibilità della causa nel tempo. Una sostenibilità economica che passa obbligatoriamente da una conoscenza della causa, da una partecipazione costante e convinta nell’idea comune dell’organizzazione.

Avete strutturato il libro come un decalogo di consiglio. Potreste citarne uno?
Scelgo quello che a mio giudizio rappresenta l’essenza del fundraising: quello riguardante i valori. Spesso tendiamo a dare per scontato che gli altri sappiano quali sono i valori, gli ideali che ci muovono a fare quello che facciamo. E’ ciò che distingue un’organizzazione dall’altra e quello che fa pendere l’ago dela bilancia del donatore da una parte o dall’altra.