Il bacio del demonio – Chișinău: la città dei contrasti
Ecco un breve estratto dal romanzo Il bacio del demonio di Andrea Pasquini!
Puoi sostenere questo progetto fino a mercoledì 25 giugno!
Inserisci il prodotto nel carrello e completa l’ordine come per un normale acquisto. L’importo del libro verrà addebitato soltanto alla fine della campagna se sarà raggiunto l’obiettivo di copie per la pubblicazione.
Chișinău: la città dei contrasti
Chișinău era una città dagli svariati volti, con un’anima antica e, al contempo, una vivace personalità moderna. Anche la prima volta che l’avevo vista, pur non avendola visitata mai da turista, mi aveva fatto lo stesso effetto. La città vecchia, con i suoi edifici colorati e le strade acciottolate, sembrava trasportare indietro nel tempo se solo la si osservava da lontano, mentre i grattacieli di vetro e acciaio, o i grandi centri commerciali, testimoniavano la vitalità del presente, in una sorta di contrapposizione tra le varie classi sociali che vi vivevano, tra ricchezza e povertà.
Nonostante il suo spirito moderno, infatti, Chișinău non aveva dimenticato le sue radici rurali. Le fattorie e i villaggi circostanti, tipici di tutta la Moldova, offrivano ai cittadini la possibilità di scoprire la bellezza della natura e di apprezzare la semplicità della vita campestre. Caratteristiche presenti nell’animo di qualsiasi cittadino, persino di Petru. (…)
Ogni cosa trasudava, lì a Chişinău, del periodo di massimo splendore dell’Unione Sovietica, tra rimorsi, rimpianti e voglia di guardare al futuro in modo liberale. Anche la cucina era adornata di un frigorifero, acceso, risalente a quel periodo, così come il tavolo, qualche sedia, fornelli e lavandino. Tutti gli oggetti della casa avevano tatuato addosso una storia, che solo a guardarli gliela si sentiva raccontare. Non era di certo l’appartamento dei sogni, ma poteva andare giusto come sistemazione per tutte le volte che sarei dovuto venire in Moldova per conto della società.